Emilio CHIRI di Giuseppe e Teresa Sanmartino nacque ad Alpignano l’8 novembre 1902. Antifascista, fu imprigionato dal 1927 al 1933 come “sovversivo” nel carcere di Sulmona. Liberato per un breve periodo, fu nuovamente condannato a cinque anni di carcere poiché “trovato in possesso di materiale di propaganda comunista”. Si rifiutò di scendere a compromessi col fascismo e di accettare il condono concesso dal capo del governo Benito Mussolini preferendo scontare interamente la condanna. Ritornò libero ad Alpignano soltanto il 13 aprile 1943. Dopo l’armistizio dell’8 settembre successivo entrò nella Resistenza come esponente del CLN Alpignanese e segretario della seconda zona del Partito per le Valli di Susa e Sangone. Il 1° maggio 1945, dopo la Liberazione, fu nominato sindaco per “meriti acquisiti nella lotta antifascista” e con le elezioni del 31 marzo 1946, la popolazione alpignanese gli riconfermò la fiducia; fu il primo sindaco comunista di Alpignano. S’impegnò con tutte le sue energie e intelligenza per affrontare la nuova situazione politica volta ad affermare la democrazia e alleviare il disagio economico-sociale della popolazione. Lavorò tenacemente senza risparmiarsi ma le sue già precarie condizioni di salute, minata dai duri anni di carcere, peggiorarono a tal punto che, dopo due anni, lo portarono a una prematura scomparsa.
Morì il 18 agosto 1948, mentre si trovava in Municipio a svolgere la sua mansione. La sua scomparsa provocò tra la popolazione incredulità, costernazione e rimpianto.
È sepolto nella tomba di famiglia nel nostro cimitero. – 2° Ampliamento tomba n° 239 –